È arrivata la primavera

La primavera è arrivata, e nemmeno oggi come da ricordi scolastici, ma precisamente ieri.
La Natura, soprattutto le stagioni, prosegue con tempi e modi suoi, "nessuno" può fermare, anticipare o spostare le stagioni. 
La Terra, da anni si "autogestisce" la durata delle stagioni con circolarità, nei tempi e modi, con lo scarto di qualche giorno in base alle numerevoli variabili che, ahimè non mi sono note, ma sulle quali indagherò. 
Detto questo, tutta la Natura segue il ritmo, chi prima e chi dopo si attiva.
Tutti voi vi sarete accorti che sono aumentati gli insetti, che è cambiata la temperatura, che le giornate sono più calde e più lunghe. 
Chi ha un giardino o un balcone con qualche piantina si è accorto che anche loro "sentono" il richiamo della primavera.
I peschi, per esempio, hanno un sacco di boccioli; ne vedo uno piccolo ma bellissimo dal mio balcone, con quei bei fiori rosa, alcuni sbocciati ed altri in attesa. 
Ma non tutto ciò che è Natura ha un andamento già scritto. 
Non è detto che sia così.
Tanto che la Scienza non ha alcune risposte, e le cerca da tempo. 
Altre risposte ci sono, ma non sono certezze, sono solo ipotesi, che per una serie di "volte" sono state confermate. 
Altre volte ancora ci sono risposte che sono certezze supportate da dati certi e verificati più e più volte. 
Vorrei a questo punto parlare di questo Coronavirus, arrivato dalla Cina e che ora è presente in tutto il mondo. 
l'OMS ha dichiarato lo stato di pandemia. Una parola terrificante. 
Che mai mi sarei aspettata di vivere in vita mia, e così penso la maggior parte di voi. 
Da molti giorni, ormai settimane, siamo tutti sottoposti a restrizioni sempre più strette (scusate il gioco di parole) perché la questione si fa sempre più brutta, i decessi sono tanti, troppi, e i contagiati aumentano ogni giorno. 
Fortunatamente anche i guariti aumentano, ma dal mio punto di vista c'è poco da gioire.
A quanto ho capito non si parla neppure di immunità, e ciò significa che i guariti possono riammalarsi e che, chi più è chi meno, siamo tutti a rischio.
Detto questo la misura del #iorestoacasa trovo sia fondamentale. 
Giusta. 
Faticosa quanto Doverosa.
E serve il contributo di tutti, proprio tutti. 
Sulle superfici sembra che questo virus resti "attivo" ore, al momento fonti attendibili parlano di massimo 72 ore, che sarebbero 3 giorni (vedi medicalfacts del Dott. Burion, link in fondo al post). 
Ma il virus "vive" e "sopravvive" grazie ad un ospite. 
Vive e sopravvive è scritto tra virgolette perché non è veramente un essere vivente, ma ha bisogno di qualcuno che lo ospiti, quindi entra nelle cellule dell'ospite, si riproduce e "si sposta".
Non con le sue gambe, ma con quelle del soggetto contagiato. 
Il virus non ha gambe, usa le nostre. 
È per questo motivo che è importante limitarne la circolazione stando a casa, ed è per questo che quando si esce bisogna usare i dispositivi di sicurezza.
Per tagliargli le gambe, per fermarlo. 
Tempo fa lessi un articolo (il link è in fondo al post) che citava l'esempio di una partita a biliardo.
Spiegando che una persona infetta statisticamente è in grado di infettarne altre 2.5 (quindi 2 o 3 circa). 
Stando alla partita di biliardo significa che con una boccia colpita se ne sbocciano altre 2 o 3. 
Ma non finisce lì, ma che ognuna di queste 2 o 3 a sua volta ne sbocci altre 2 o 3, e via così. 
Quindi con ogni tiro le bocce colpite sono doppie o addirittura triplicate. 
Se questo ragionamento lo si passa ai contagi penso sia ben chiaro il significato del #restareacasaserve.
Serve perché, se ognuno sta casa sua, le bocce non sono più su un enorme tavolo da biliardo ma distribuite tra i vari tavoli (quindi le varie abitazioni) senza avere interazione tra loro. 
Quindi qui si chiede la collaborazione di tutti per uscirne, affinché l'#andràtuttobene tanto divulgato abbia delle basi su cui contare. 
Grazie dell'attenzione!
Samantha Dissette 
Psicologa Psicoterapeuta 

Ecco il link sulla durata del Virus sulle superfici

Ecco il link sulla matematica del contagio

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